Il pozzo “a rasoi” di Caterina Sforza
La leggenda afferma che nella parte alta della Fortezza (il cosiddetto Girone) ci sia un pozzo-trappola, nel quale venivano precipitati gli amanti scomodi di Caterina Sforza, la battagliera e sensuale contessa di Forlì e di Imola. Il pozzo, assai profondo, esiste davvero, ma ingombro di macerie. Un documento dell’epoca ne attesta la profondità in 95 braccia fiorentine, pari a 55 metri !
Cosa ci sia in fondo al pozzo è un mistero, che potrà essere sarà svelato solo in un modo.
Figlia illegittima di Gian Galeazzo Sforza, Caterina nel 1477, a soli 14 anni, venne data in sposa a Girolamo Riario, nipote di papa Sisto IV, assassinato a Forlì nel 1488. Due anni dopo si sposò segretamente con Jacopo Feo, che nel 1495 venne anch'egli assassinato. E nel 1497 Caterina si risposò nuovamente, ancora in gran segreto, questa volta con Giovanni de’ Medici, detto “il Popolano”, cugino di Lorenzo il Magnifico. Il 6 aprile 1498 da quel matrimonio segreto nacque il celebre Giovanni dalle Bande Nere, padre del primo Granduca di Toscana, il famoso Cosimo I de’ Medici. Ma anche Giovanni morì prematuramente, questa volta di malattia, il 14 settembre 1498, dopo soli due anni di matrimonio. Le sfortune di Caterina continuarono, poiché il nuovo papa Rodrigo Borgia (Alessandro VI) le tolse la signoria di Imola e Forlì affidandola al figlio Cesare Borgia, detto "il Valentino". Fu in quel contesto che Caterina rese note le sue nozze con Giovanni de' Medici, e lo fece a Castrocaro il 14 agosto 1499. Poche settimane più tardi iniziò l'assedio della Rocca di Forlì, dove Caterina si era asseragliata; il 12 gennaio 1500, dopo un pesante bombardamento, Caterina si dovette arrendere alle truppe del Valentino. Venne fatta prigioniera e condotta a Roma, dove rimase in catene fino al 30 giugno 1501, quando, per intercessione del Re di Francia e firmata la rinuncia alla signoria di Forlì, venne lasciata libera di vivere a Firenze. Morì nel maggio 1509, all'età di 46 anni.